I nostri figli trascorrono già dalla più tenera infanzia molte ore davanti a dispositivi digitali: PC, smartphone, tablet.
Una sovraesposizione a tali presidi può causare problemi di vario genere: disturbi oculari, posturali, alterazione del ritmo veglia-sonno, turbe psichiche, diminuita socializzazione.
I disturbi oculari sono dovuti essenzialmente al fatto che i nostri occhi devono fissare a lungo per vicino, cosa per cui non sono stati “progettati”, costringendo il muscolo ciliare ad un superlavoro che può determinare stanchezza visiva (astenopia). Inoltre concentrare a lungo lo sguardo su un oggetto riduce l’ammiccamento (la chiusura spontanea delle palpebre) riducendola da 20-25 a 5-6 al minuto: si verifica un’aumentata evaporazione ed una minore ridistribuzione delle lacrime sul bulbo oculare con la conseguente comparsa di sintomi di secchezza oculare.
Cosa fare per cercare di contrastare questi disturbi?
Innanzitutto mantenendo una giusta distanza tra occhi e schermo: per i dispositivi digitali, deve essere pari almeno alla lunghezza dell’avambraccio, appena sotto il livello degli occhi. Lo schermo va regolato in modo che la luminosità non sia troppo scarsa e nemmeno eccessiva. Gli schermi vanno puliti spesso e non vanno posizionati verso la finestra, per evitare il riflesso della luce esterna. Utili l’impiego di filtri per ridurre il bagliore sul display e l’aumento della dimensione dei caratteri per facilitare la lettura.
Infine è importante evitare di fissare a lungo lo schermo guardando ogni tanto lontano per far rilasciare il muscolo ciliare. Sono in commercio delle lenti con filtro blu per ridurre gli effetti di questa frequenza luminosa. E’ fondamentale la correzione di eventuali vizi di refrazione. I disturbi da occhio secco possono essere contrastati con l’uso di sostituti lacrimali.
E’ bene che i bambini non adoperino questi dispositivi prima di andare a letto e che non facciano uso di videogiochi per più di ½ -1 ora al dì.