Mare o montagna, sole e protezioni...i benefici delle vacanza per i bambini.
Hai avuto un figlio da poco.
Stai per andare in vacanza (la sua prima vacanza) e devi scegliere la destinazione.
Quasi tutte le neomamme e i neopapà optano per una villetta al mare, meglio se fronte spiaggia, così il bimbo respira lo iodio hacca 24, anche quando fa il sonnellino pomeridiano. I
bimbi al mare dormono meglio, mangiano meglio, respirano meglio, evacuano bene. Ok. Quasi tutto vero.
Però c'è un “ma”.
L'
“areosol marino”, ovvero questa costante inalazione di iodio naturale presente nelle località di mare, rende anche irrequieti. Se avete già dei figli, magari ne avrete già avuto esperienza diretta.
La ragione per cui alcuni genitori si lamentano - “ho portato il mio bambino di 8 mesi al mare ma noto che è più nervoso”, “mio figlio è al mare da un paio di giorni e non dorme” - è da ricercare nell'iperstimolazione dello iodio che accelera il metabolismo del bambino e quindi lo rende irrequieto, agitato.
Questo non vuol dire che non dovete portare i vostri bimbi in spiaggia: normalmente
i pediatri consigliano una vacanza al mare perchè in effetti il sole fissa la vitamina D, rivelandosi un toccasana naturale per i piccoli. E' necessario però sapere che il sole e la luce sono anch'essi fattori stimolanti per un bimbo abituato ad un ritmo di vita più tranquillo fino a qualche giorno prima.
Il consiglio è quindi quello di
abituarlo in modo graduale, questo significa non fare la vacanza “mordi e fuggi” come prima esperienza al mare, relegandola al weekend, ma concedere/concedersi almeno una settimana sì da permettere al bimbo un progressivo adattamento alla “vita da spiaggia”: più ore di luce, iodio, caldo, elemento quest'ultimo da non sottovalutare.
Va da sé che
l'esposizione diretta alla luce del sole è assolutamente da evitare tra le 12 e le 16, ma anche durante il resto della giornata i bambini devono essere protetti con cappellino, crema solare specifica con fattore di protezione altissimo, e idratati continuamente. E' bene che il consumo di frutta e verdura aumenti durante la vacanza al mare.
Un altro consiglio che l'esperienza suggerisce è il seguente: è pur vero che il mare richiama un ritmo di vita più rilassato e disteso, con pause più lunghe, ore piccole, pasti sregolati. Se potete,
cercate comunque di mantenere uno stile di vita equilibrato o di trovare nuovi ritmi assecondando il cambiamento di situazione che vivrà la vostra famiglia.
L'alternativa al mare resta sempre e comunque la montagna: dai tre mesi in avanti portare il proprio figlio/la propria figlia ad un'altezza di 800/900 metri non solo è possibile, ma fa bene alla salute.
I
ritmi sono proprio quelli della natura: la montagna, infatti, predispone ad un adattamento “naturale” dove l' “orologio interno” si mantiene abbastanza sincrono con il ciclo giorno-notte: l'abbassamento di temperatura di notte favorisce inoltre un riposo tranquillo, cosa di cui i genitori hanno davvero bisogno!
Mare o montagna che sia, ricordare di proteggere sempre gli occhi dai raggi solari, non solo da quelli ultravioletti, ma anche dalla cosidetta “luce blu”.
Retina e cornea del bambino, infatti, sono in via di sviluppo fino agli otto anni di età, quindi molto sensibili alla luce; vanno pertanto protetti, onde evitare danni permanenti all'occhio.
L'esposizione ai raggi solari va sempre limitata, utilizzando il cappellino fino ai diciotto mesi di vita e dall'anno e mezzo in poi scegliendo occhiali da sole di ottima qualità.
Per saperne di più consulta i corsi di
mastermamma.it nella sezione > corsi 0-12 anni