L’importanza dell’acido folico in gravidanza è ormai nota. E infatti praticamente tutte le future mamme assumono questo integratore vitaminico durante la gestazione.
Solo poche, però, lo fanno in modo appropriato - vale a dire iniziando prima del concepimento - vuoi perché la gravidanza non è stata programmata; vuoi per mancanza di informazioni. Invece, medici, ginecologi, neonatologi ed esperti raccomandano un’assunzione costante di acido folico e comunque
almeno un mese prima di restare incinta.
I benefici dell’acido folico in gravidanza
L’assunzione quotidiana di acido folico da quando la coppia comincia a pensare a una gravidanza, e almeno
fino al terzo mese di gestazione, protegge il bambino da alcune
gravi malformazioni congenite.
Acido folico e folati: cosa sono?
Sono entrambi vitamine del gruppo B, note anche con il nome di vitamina B9.
I folati sono naturalmente presenti negli alimenti, mentre l’acido folico è la molecola di sintesi presente nei supplementi vitaminici.
Cosa fanno?
L'acido folico e i folati sono coinvolti nella sintesi di molecole importanti come il DNA, l’RNA e le proteine. Sono essenziali per tutte quelle cellule che nel nostro organismo vanno incontro a processi di differenziazione e rapida proliferazione. Ecco perché sono
particolarmente importanti durante la formazione dell’embrione, quando si sviluppano e si differenziano i primi abbozzi degli organi.
In particolare, l'acido folico è essenziale per il
funzionamento del sistema nervoso e per il midollo osseo.
Una carenza di queste vitamine può determinare forme di anemia e aumentare il rischio di gravi malformazioni fetali, come i difetti del tubo neurale (tra cui
spina bifida, anencefalia e encefalocele), cardiovascolari, delle labbra e del palato (labiopalatoschisi), del tratto urinario e di riduzione degli arti.
Ogni anno, solo in Europa circa 5.000 feti sono affetti da spina bifida e, secondo stime dell’Istituto Superiore di Sanità,
almeno 200 in Italia.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di acido folico supplementare durante la gravidanza è efficace nella prevenzione primaria dei difetti del tubo neurale permettendo
una riduzione del rischio anche fino al 70%.
Prevenire le malformazioni nel nascituro
Per raggiungere le quantità raccomandate di folati
non è sufficiente la sola alimentazione.
Infatti, sarebbe necessario triplicare l’assunzione degli alimenti contenenti folati (che è già di per sé complicato) e senza nemmeno la garanzia di mantenere costante la quota giornaliera.
Per questo è consigliata l’integrazione con compresse di acido folico già da almeno un mese prima del concepimento.
Anzi, la Società Italiana di Neonatologia, non più tardi di tre anni fa, ha lanciato un appello chiedendo alle aziende alimentari di
aggiungere acido folico ad alcuni prodotti di largo consumo. Ciò al fine di permettere un’assunzione quotidiana adeguata da parte di tutte le donne in età fertile. Infatti, è ormai accertato che la prevenzione migliore e più efficace della spina bifida e degli altri gravi difetti del tubo neurale risulta essere la fortificazione degli alimenti con acido folico.
Negli Stati Uniti, dove dal 1998 è in vigore una legge che obbliga le industrie alimentari ad aggiungere acido folico ad alcuni alimenti ( in particolare quelli a base di cereali) i tassi di difetti del tubo neurale si sono
ridotti del 35%.
Quando e quanto assumerne
Il fabbisogno giornaliero di acido folico si aggira tra i 50 e i 200 mcg in base all'età, ma
aumenta in gravidanza a valori compresi tra 400 e 800 mcg al giorno.
Le dosi consigliate di acido folico sono
in relazione al periodo di gestazione e ad alcuni fattori di rischio.
- Prima della gravidanza: quando si è programmato una gravidanza e almeno un mese prima, la dose raccomandata è di 0,4mg al giorno.
- Durante la gravidanza: il fabbisogno giornaliero di folati aumenta a 0,6 mg/giorno, dal momento che il feto attinge alle risorse materne per il proprio sviluppo. L’assunzione di acido folico deve continuare almeno fino al terzo mese di gestazione.
- Durante l’allattamento: il fabbisogno giornaliero è di 0,5 mg di folati, per ripristinare le perdite che avvengono con il latte materno.
- Situazioni particolari: in presenza di particolari fattori di rischio (storia familiare di malformazioni, precedenti gravidanze in cui sono stati riscontrati difetti del tubo neurale, cure con farmaci antiepilettici, aborti ripetuti, diabete), il dosaggio andrebbe aumentato fino a 4-5mg al giorno, naturalmente sotto controllo del medico che stabilirà la quantità più appropriata.
L’acido folico non costa nulla!
Data l’importanza che queste vitamine ricoprono nella prevenzione delle malformazioni congenite, il nostro Servizio Sanitario Nazionale ha inserito i farmaci con un dosaggio di 0,4mg di acido folico
in fascia A, quella dei farmaci non a pagamento (si paga solo il ticket): è sufficiente la prescrizione del medico curante.
La dieta
Come detto, i folati sono presenti naturalmente in alcuni cibi, per lo più
frutta e verdura. Tra questi, ricordiamo:
- asparagi
- broccoli
- carciofi
- cavolini di Bruxelles
- cavolfiori
che contengono da 100 a 300mcg/100g di folati;
- agrumi (arance, clementine, mandarini)
- kiwi
- frutta secca (noci, mandorle, nocciole)
- agretti
- bieta
- legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli)
- lattuga
- pane e pasta integrali
- rucola
- spinaci
che ne contengono da 40 a 99 mcg/100g.
Quindi, ricorda: sulla tavola della futura mamma questi cibi non devono mai mancare!
Fonte: Istituto Superiore di Sanità; Ministero della Salute; Società Italiana di Neonatologia