Per questo l’Organizzazione mondiale della sanità promuove la
Giornata internazionale del lavaggio delle mani (il 5 maggio di ogni anno).
Le nostre mani, infatti, sono un potentissimo
veicolo di infezioni, in ospedale come a casa.
Lavarsi le mani per combattere le infezioni ospedaliere
Studi recenti hanno dimostrato che
l’8% dei pazienti negli ospedali in Italia ha contratto una infezione correlata all’assistenza (Ica), per un totale stimato di più di mezzo milione di pazienti con infezioni nosocomiali per anno.
Le infezioni più frequenti sono quelle respiratorie, seguite dalle batteriemie, le infezioni del tratto urinario, e le infezioni del sito chirurgico.
Le Ica rappresentano un costo elevato sia in termini di
morbosità e mortalità per il paziente, sia in termini economici per le organizzazioni sanitarie perché comportano
degenze più lunghe e cure più costose (che richiedono l’impiego di antibiotici, il cui uso andrebbe invece ridotto.
Infatti, è dimostrato che oltre il 50% delle infezioni contratte nei nosocomi possono essere
antibiotico-resistenti.
Eppure è stato stimato che almeno
la metà di questo tipo di infezioni può essere prevenuto applicando procedure adeguate. Tra queste
l’igiene delle mani è al primo posto, oltre ad essere un provvedimento a bassissimo costo.
Per questo, la campagna annuale dell’Oms
“SAVE LIVES: Clean Your Hands” si indirizza soprattutto agli operatori sanitari (medici, infermieri, operatori, anche per salvaguardare
la loro salute e non solo quella dei pazienti) e ha lo scopo di mantenere alta l’attenzione su questo tema oltre a fornire indicazioni, consigli e
linee guida su come migliorare l’igiene delle mani negli ospedali.
Lavarsi le mani per prevenire le malattie
Ma lavarsi le mani è un gesto semplice che permette a noi e ai nostri cari di restare in salute anche
nella vita di tutti i giorni.
Nella prevenzione di molte malattie (come l’influenza
[link alla news sull’influenza o a quella sul vaccino]), infatti, un ruolo determinante è svolto proprio da una
corretta igiene delle mani.
Quando lavarsi le mani?
Le mani vanno sempre lavate
prima di:
● mangiare
● somministrare farmaci
● medicare o toccare una ferita
● toccare un ammalato
● maneggiare o consumare alimenti
● applicare o rimuovere le lenti a contatto
● cambiare un pannolino
● toccarsi occhi, naso, bocca
dopo:
● aver tossito, starnutito o soffiato il naso
● essere stati a stretto contatto con persone ammalate
● aver usato il bagno
● aver cambiato un pannolino
● aver maneggiato spazzatura
● aver usato un telefono pubblico, maneggiato soldi, ecc.
● aver usato un mezzo di trasporto (bus, taxi, auto, ecc.)
● aver soggiornato in luoghi molto affollati, come palestre, sale d’aspetto di ferrovie, aeroporti, cinema, ecc.
Come lavarsi le mani?
Per l’igiene delle mani è sufficiente un
normale sapone.
Per chi è molto fuori casa o in viaggio, esistono in commercio gli
igienizzanti per le mani, a base di una soluzione alcolica, che possono essere usati in assenza di acqua (anzi: vanno usati con le mani asciutte altrimenti
non sono efficaci).
Secondo il
Ministero della Salute, le mani vanno frizionate per almeno
40-60 secondi per il lavaggio con acqua e
30-40 secondi nel caso degli igienizzanti.
(
Fonte: Oms, Iss, Ministero della Salute)