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Vitamina D, l’importanza di stare al sole

← torna alle news mercoledì 24 giugno 2020
Durante le lunghe settimane di quarantena non abbiamo potuto usufruire direttamente della luce del sole, sostituita da quella artificiale dei monitor.
Con l’arrivo della bella stagione, la voglia di uscire e di stare all’aria aperta è tanta. Un balcone o un giardino possono aver fatto la differenza, ma in linea generale, siamo stati tutti costretti a rinunciare a lunghe esposizioni al sole e ora sentiamo l’esigenza di tornare in libertà. Questo bisogno non è solo legato a un fattore psicologico, ma anche fisiologico.
 
La vitamina D è una preziosa alleata per il nostro organismo, non solo per il suo ruolo nella formazione e mantenimento di ossa e denti sani ma anche per regolare molte altre funzioni del nostro corpo.
 
Un apporto insufficiente di vitamina D può portare allo sviluppo d’innumerevoli disturbi e disfunzioni. I possibili e più severi sintomi di una grave mancanza di vitamina D in età pediatrica sono soprattutto il rachitismo e lo sviluppo di fragilità e malformazioni ossee. In età adulta, soprattutto nella donna a partire dai 40-45 anni e in entrambi i sessi dopo i 55-60 anni, bassi livelli di vitamina D nel sangue promuovono la perdita di massa ossea e lo sviluppo di osteoporosi, con conseguente maggiore propensione a fratture e a deformazioni scheletriche, nonché debolezza muscolare e dolori intercostali.
 
Nonostante la situazione di emergenza si sia attenuata, passare del tempo all’aria aperta può risultare ancora complesso. Bisogna però distinguere la vitamina D2 dalla D3. Quest’ultima è presente in certi alimenti e può aiutare a raggiungere il fabbisogno necessario. La vitamina D è contenuta soprattutto in alimenti grassi quali salmone, sgombro, tonno, nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo, nel burro e, in generale, nei formaggi più grassi. Tuttavia, la quantità contenuta in questi alimenti è relativamente bassa, e nei casi di deficienza, l'alimentazione non riesce a sopperire alle necessità dell'organismo. In questi casi è utile fare ricorso a un integratore che permetta di ripristinare i normali valori ematici.
 
Ricordiamo quindi l’importanza di passare del tempo all’aria aperta, esponendosi alla luce del sole. Con la scusa di un’attività sportiva o per il semplice desiderio di passeggiare, torniamo all’aria aperta con ritrovato piacere.
 
 
 
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