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Denti cariati già a 2 anni, l’allarme degli esperti

← torna alle news lunedì 31 agosto 2020
I dati parlano da soli: il 6% dei bambini ha denti cariati già a 2-3 anni e la percentuale aumenta andando avanti con l'età, arrivando addirittura al 15% tra i bimbi di 5 o 6 anni. E non sono esclusi i piccolissimi: tra i 0 e i 24 mesi, ad avere la carie è il 3%.
Secondo una recente ricerca, si tratta della conseguenza di una sottovalutazione del problema, sia da parte dei genitori che da parte dei pediatri, oltre che di scarsa igiene orale e cattive abitudini alimentari.
 
Eppure, avvertono gli esperti, la carie non è un problema estetico ma una vera e propria malattia che andrebbe prevenuta.
 
Carie infantile: più cibi dolci, meno igiene orale
La ricerca, pubblicata sullo European Journal of Paediatric Dentistry, è stata curata dal Dipartimento di odontoiatria materno-infantile dell'Istituto Stomatologico Italiano, in collaborazione con il Laboratorio di epidemiologia degli stili di vita dell'Istituto Mario Negri e la società di ricerche di mercato Doxa.
 
È stata condotta attraverso un questionario che ha coinvolto 2.522 genitori di 3.000 bambini tra 0 e 71 mesi.
 
È emerso che:
  • circa la metà dei bimbi prende il biberon prima di addormentarsi, il 10% con l'aggiunta di sostanze zuccherine.
  • sette su dieci fanno uso del ciuccio, nel 18% dei casi con l'aggiunta di miele o zucchero.
  • tra quelli di 2 anni ed oltre, il 60% non era mai stato visitato dal dentista e a meno dell'1% il pediatra aveva consigliato di farlo.
  • tra i genitori, 8 su 10 non giudicano la carie come malattia infettiva; spesso non sanno che la salute della bocca influisce su quella generale; e quasi uno su due ha cominciato a pulire i denti solo dopo l'anno di vita del figlio.
 
La ricerca ha anche evidenziato che le carie sono più frequenti nei bambini che fanno un maggior numero di spuntini tra i pasti e che hanno genitori fumatori o che, a loro volta, fanno una scarsa igiene orale.
 
Le conseguenze della carie
Mario Aimetti, presidente della Società italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp), avverte che la carie non è un problema estetico, «ma una malattia distruttiva del dente».
 
Secondo l’esperto, «un dente da latte cariato può comportare infezioni con rischi anche per la salute generale del bambino, mentre la sua estrazione anticipata può far “perdere la strada” al dente definitivo con conseguenti malposizionamenti dentali».
 
Come prevenire la carie?
La carie è facilmente prevenibile adottando buone regole di igiene orale e alimentari, come per esempio iniziare a lavare i denti mattina e sera anche ai bimbi nei primissimi anni di vita e ridurre le bevande zuccherate e spuntini fuori pasto.
 
In particolare, la Società Italiana di Odontoiatria Infantile (SIOI) tra l’altro consiglia di:
 
  • far visitare dal pedodontista il bambino già all’età di un anno
  • pulire denti e bocca fin da subito, cioè da quando spunta il primo dentino
  • pulire denti e gengive almeno due volte al giorno usando una garza bagnata arrotolata su un dito e passandola sui dentini e su tutte le mucose
 
Ma prima di tutto serve maggiore consapevolezza del problema da parte dei genitori. Per questo gli esperti auspicano campagne di informazione che mettano in guardia sulle poco salutari abitudini che favoriscono l’insorgenza delle carie nei bambini e un maggiore dialogo con i pediatri, che devono sensibilizzare la famiglia sull'importanza della prevenzione.
 
Nel corso di odontoiatrica pediatrica di Mastergenitori, tenuto dalla Prof.ssa Strohmenger troverete molte informazioni sull’igiene dentale e sulla prevenzione della carie dei nostri piccoli bambini, nonché altre informazioni per i più grandicelli.
 
https://www.mastergenitori.it/code/15609/Ciuccio-biberon-e-la-respirazione-a-bocca-aperta
 
(Fonte: Ansa; Società Italiana di Odontoiatria Infantile - SIOI)
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