Uno dei temi più dibattuti dal rientro delle vacanze estive è senz’altro la ripresa delle scuole da parte dei nostri figli. È da sempre un momento particolare per chi inizia un nuovo percorso di studi, ma quest’anno sembra più delicato che mai.
Secondo una nuova ricerca realizzata da Ipsos per
Save the Children, pubblicata nella nuova ricerca
“La scuola che verrà: attese, incertezze e sogni all’avvio del nuovo anno scolastico”, al momento dell’indagine il 66% dei genitori era a conoscenza della data di riapertura delle scuole, ma quasi 7 su 10 non avevano ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulle modalità organizzative per l'anno scolastico.
Sono molti i timori da parte delle famiglie: al primo posto c’è l’
incertezza su come si riprenderà ad andare a scuola, distanziamento fisico con il conseguente cambio di orario di entrata e uscita da scuola, non sempre compatibili con gli impegni dei genitori. Dall’inizio dell’epidemia, chi ha potuto si è fatto aiutare dai
nonni, i quali si riconfermano punto di riferimento del welfare familiare. Ma questo non vale per tutti: c’è chi pensa già di rinunciare al lavoro o ridurre l’orario lavorativo (soprattutto le donne) per stare vicino ai propri figli, specialmente quelli piccoli.
Un altro fattore di paura è quello riguardante la
difficoltà di apprendimento dei ragazzi che sono stati senza fare una vera lezione per molti mesi di lockdown. Certo la didattica a distanza ha permesso di continuare, seppure con qualche difficoltà, le lezioni ma non tutti i professori sono riusciti a stare al passo con questa nuova modalità.
Oltre a questi aspetti, non mancano le
ripercussioni economiche della crisi: alcune famiglie hanno difficoltà ad acquistare i libri di testo, altri si dichiarano preoccupati di non poter usufruire del servizio mensa e c’è chi ha dovuto cambiare il suo percorso di studi, dal liceo ad una scuola professionale.
Abbiamo affrontato il tema della
didattica a distanza (D.A.D.) e di come
tornare ad una nuova quotidianità nel corsi e webinar gratuiti sul nostro sito
mastermamma.it.
Ecco invece qualche
informazione utile sul rientro a scuola:
- Si potranno usare i mezzi pubblici indossando sempre la mascherina.
- In classe, la mascherina non verrà indossata dai bambini da 0 a 6 anni, mentre i più grandi la dovranno usare, tranne quando seduti al proprio banco (distanziato di almeno 1 metro dagli altri).
- Lo zaino non andrà disinfettato ma tenuto rigorosamente vicino al proprio posto.
- I doppi turni saranno a discrezione dei presidi, come per l’orario d’ingresso.
- Si potrà andare in mensa solo quando possibile, a gruppi e con posate usa e getta. Se non fosse possibile usare i locali della mensa, ai bambini verrà dato un «lunch box» da consumare seduti al banco.
- In caso di sintomi sospetti, è previsto un protocollo di sicurezza: la persona va isolata in un locale apposito e munita di mascherina. Solo i genitori possono andare a prendere il proprio figlio (minorenne) con sintomi. Toccherà successivamente al medico di base far fare il tampone.
Se un alunno o un docente risulta positivo al tampone, scatta immediatamente il tracciamento dei suoi contatti stretti. Spetta alla Asl valutare se mettere in quarantena tutta la classe o solo una parte per due settimane.