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Sport e fatica: doni per crescere

← torna alle news mercoledì 29 marzo 2023
Autore: Mastergenitori
Perché praticare sport?
Lo sport ha un ruolo importantissimo per la salute fisica e psicologica, permettendo l’acquisizione di uno stile di vita attivo. Nonostante oggi si riconosca l’importanza che riveste, molti preadolescenti abbandonano l’attività sportiva. Questa scelta priva i ragazzi di una risorsa preziosa per il loro sviluppo.
 
Favorire relazioni
Grazie allo sport i ragazzi creano legami con i coetanei e imparano a stare in gruppo. Il preadolescente impara a conoscere il significato di lealtà e di altri importanti valori relazionali. Apprende cosa sia il rispetto per l’altro e i potenti effetti della forza di volontà.
Già in questi anni il giovane, attraverso lo sport, può costruire relational skills e tessere rapporti che potranno accompagnarlo per l’intera vita.
Inoltre, i ragazzi che praticano sport svilupperanno più facilmente la propria capacità di leadership.
 
Consolidare autostima
Sentrirsi parte di un  gruppo, impegnarsi e raggiungere risultati sono fattori chiave che nutrono l’autostima.
In particolare, il preadolescente si trova a vivere un corpo “nuovo”, in grande crescita, la fatica lo aiuta a conoscersi, a cogliere i propri limiti e punti di forza. In questo modo sperimenta la grandezza e l’efficacia del proprio fisico.
Numerosi studi confermano che il preadolescente che pratica sport gode di una maggiore stima di sè rispetto ai coetanei “sedentari”.
Attraverso lo sport e la fatica, i ragazzi imparano a competere in modo sano. Abbandonano l’ottica di competizione intesa come prevericazione dell’altro, abbracciano quella di rispettoso confronto.
 
Promuove l’intelligenza
Numerosi studi rivelano che praticare sport aumenta le capacità cerebrali aumentando le connessioni tra neuroni. I preadolescenti che praticano regolarmente attività fisica hanno una maggiore velocità di elaborazione cognitiva. Ciò accade perchè lo sport aumenta l’afflusso di sangue al cervello e perchè richiede di pensare, costruire strategie e mantenere la mente vigile ed acuta.
Inoltre, non è consigiato dedicare l’intera giornata allo studio, non è produttivo. Destinare uno spazio allo sport e al divertimento consente di concentrarsi di più nelle ore previste per lo studio, evitando perdite di tempo.
 
Aiuta a regolare le gestire le emozoni
Durante la preadolescenza si verifica un massiccio sviluppo della corteccia prefrontale, area cerebrale deputata al controllo degli impulsi e delle emozioni. Praticare sport in questi anni corrisponde a effettuare un intensivo training emotivo.
Il ragazzo, sperimentando il movimento e la fatica, entra in contatto con il proprio corpo e con le emozioni e le sensazioni che lo abitano.
 
Abbandono dello sport
Dopo un’intera infanzia passata tra piscine, palestre e campi da calcio, arrivati alla pubertà moltissimi ragazzi smettono di praticare sport. I dati ci dicono che il drop-out sportivo riguarda il 30/40 % dei preadolescenti.
Le punte di abbandono sono molto più elevate tra le femmine. Proprio durante gli anni delle medie il corpo delle ragazze spesso smette di essere vissuto attraverso lo sport ed inizia ad essere “esibito”.
 
Master genitori consiglia
Guardiamo insieme a un preadolescente, sia maschio che femmina, un concorso di bellezza.
Partiamo dal presupposto che vedere sfilare su una passerella decine di ragazze con un numero addosso, mentre una giuria le guarda passeggiare avanti e indietro, fa generalemente una certa impressione.

Possiamo stimolare il pensiero critico del ragazzo attraverso puntuali domande:
- Non ti sembrano tutte uguali?
- Cosa si vede del loro “saper essere” in questo tipo di programma?
- Trovi giusto che in questi concorsi facciano una classifica delle ragazze in base alla loro estetica?


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Guarda il video del Prof. Lancini


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